Milano è bella
perché non è tua
Pesta più forte
quando poi
ti sgama piangere
Nerone, Emme I
Sedie in plastica, pesci fuor d’acqua, muri scoloriti male. Metti insieme tutti i “Prego, s’accomodi pure in sala d’ attesa” della vita e vien fuori il Director’s Cut delle aspettative mal riposte, degli appuntamenti evitabili, delle puntualità sprecate, delle riviste di merda, degli acquari da ex-yuppie, delle ansie da prestazione, delle ansie e basta. Roba che “Apocalypse Now Redux” a confronto è una puntata di Non è la Rai, di quelle in cui il massimo climax era riuscire ad azzeccare che cazzo c’era nello zainetto di Ambra.
Fuori dalla finestra, un’auto in terza fila non permette al tizio in seconda fila di andar via – il Tetris dei parcheggi mi ricorda sempre Bari, in una sorta di straniamento Proustiano.
Un domani descriveremo l’uomo in seconda fila come l’ultimo, orgoglioso conducente di Seat Marbella Verde Acqua a 3 porte, probabilmente acquistata sotto minaccia a seguito di una scommessa persa all’indomani della finale degli Europei del ’92 – maledetti danesi.
A grande lamentatio & voce grossa circa il mancato senso civico -“eh ma il Traffico / oh ma Milano / ah ma Sala / si, ma i Marò?” corrispondon grandi clacsonate e sguardi impavidi ai passanti, mentre nel frattempo il nostro Indignato blocca a sua volta la prima auto sul marciapiede, incastonata tra due alberi, la cui unica possibilità di fuga è l’apparire del classico Stargate interstellare di via Giulio Romano.
Qui in sala d’attesa siamo già in tre dietro al vetro, che al suono ritmico di un clacson caricaturale ci smangiucchiamo le unghie l’un l’altro curiosi di assistere all’arrivo di qualcuno che sblocchi la trama.
Amor di cinema – variegato noia, misto insofferenza verso l’umana stirpe tutta – ci fa sperare nella scena madre che t’aspetteresti se a girare il film ci fosse Scorsese e se il tipo della Marbella invece che solo due braccia rubate al Totip fosse un Joe Pesci particolarmente suscettibile e impaziente di sbarazzarsi del carico che ha nel portabagagli.
Venerdi. All’ alba delle 8:50 qui siam già in attesa del prossimo film di oggi.
Chi scrive ‘sta roba?
Ciao, sono Ila
Rammendo buchi di sceneggiatura da oltre trent'anni